La captazione, o aspirazione, dell’aria inquinata nell’ambito industriale è la fase iniziale del percorso di purificazione della stessa da tutte le sostanze inquinanti, che prosegue poi con la filtrazione. In fase di aspirazione si procede a sottrarre dall’ambiente, in maniera quanto più possibile localizzata, quella parte d’aria contaminata da sostanze tossiche, che siano fumi, polveri, nebbie oleose, gas e solventi.

Poiché questo processo avviene inevitabilmente nell’immediata prossimità degli operatori, e quindi l’utilizzo dei sistemi di captazione aria si inserisce direttamente nel loro lavoro, diventa fondamentale studiare soluzioni che combinino la necessaria efficienza – a livello di sicurezza e normativo – con la praticità d’uso, così da non ostacolare il normale processo di lavoro delle persone.

A cosa serve l’aspirazione dell’aria in ambito industriale

Nell’ambito industriale, come abbiamo detto, la captazione aria è la fase che precede la filtrazione e l’emissione nell’ambiente.  La sua necessità è evidente, dato che l’aria inquinata deve essere forzata a fluire attraverso i filtri per poter essere purificata, e le motivazioni sono altrettanto trasparenti e affini a quelle della filtrazione:

• In primo luogo la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, che vengono  protetti al meglio da un’aspirazione aria molto localizzata ed efficiente, che sottragga immediatamente le sostanze inquinanti dall’aria che respirano proprio alla loro postazione.
• In secondo luogo, motivazioni economiche influenzano sia la necessità di aspirare sia l’importanza di un’attenta progettazione dei sistemi impiegati per farlo. Se infatti, come per la filtrazione, vale anche qui il criterio per cui aspirare reagenti o sostanze preziose permette di non sprecarle e di recuperarle per un riutilizzo, nel caso della captazione aria diventa importante anche saper calibrare la potenza di aspirazione del sistema, così da assicurare che venga aspirata soltanto la parte volatile delle sostanze impiegate – inquinanti o meno – e non quella che fa invece parte del processo.  Rimane poi valida la considerazione riguardo all’eliminazione tempestiva di particolati e polveri che potrebbero danneggiare i macchinari se vi si accumulassero.
• In terzo luogo, una corretta aspirazione assicura di non lasciare in sospensione nell’aria sostanze inquinanti, ed è quindi una tutela ambientale, dato che garantisce che l’intero flusso contaminato venga trattato e depurato in sede di filtrazione. Questo si traduce in una protezione dall’inquinamento che è oggi sempre più necessaria.

L’aspirazione: le normative di riferimento

Tutte le vecchie normative in merito di aspirazione e sicurezza sul lavoro – temi, come abbiamo visto, strettamente legati – sono state sostituite dal decreto legislativo 81 del 2008, che è andato anche a sovrapporsi a questioni prima regolamentate dalla famosa legge 626. La captazione aria è quindi rigidamente normata, e ogni azienda deve per questo equipaggiarsi per rispettare pienamente la legge e non incorrere in sanzioni anche corpose. I principi fondamentali delle norme in merito sono legati alla massima tutela della salute del personale, e suggeriscono un’aspirazione quanto più possibile localizzata vicino al punto dove le sostanze inquinanti – gas, nebbie oleose, polveri – vengono generate o utilizzate.

I prodotti per captazione e aspirazione localizzata dell’aria di Bruno Balducci Srl

Bruno Balducci srl progetta e produce le proprie soluzioni per l’aspirazione localizzata dell’aria, il che ci mette in condizione di personalizzarne la forma, le prestazioni, le dimensioni e l’aspetto così da soddisfare pienamente qualsiasi specifica situazione applicativa o esigenza particolare di ogni cliente. Possiamo quindi proporre sia cappe statiche che bracci mobili ed orientabili, così come soluzioni  per i grossi volumi come le pareti aspiranti.

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