Impianti di aspirazione nel settore biomasse

Col termine biomassa si indica una serie di scarti di origine animale o vegetale (liquami provenienti da allevamenti, rifiuti agricoli, alimentari, forestali, alcune alghe, piante appositamente coltivate allo scopo, rifiuti organici urbani...).

Tali materiali di origine biologica possono essere modificati con particolari procedimenti e trasformati in combustibili, energia elettrica o termica.

Uno dei prodotti delle biomasse è il biogas, prodotto dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) dei residui animali o vegetali. È composto prevalentemente da metano e viene utilizzato come combustibile.

Gli impianti industriali che trasformano le biomasse, producono fumi e polveri che possono causare danni alla salute umana. I disturbi causati dall’inalazione degli agenti inquinati e dal tempo di esposizione sono prevalentemente a carico dell’apparato respiratorio (asma, allergie, congestioni nasali...). Il protrarsi nel tempo del contatto con le sostanze nocive potrebbe causare compromissioni più gravi: patologie ai polmoni, al sistema nervoso o tumori.

I datori di lavoro, secondo la normativa sulla sicurezza vigente (Dlgs 81/08) che garantisce la salute e la sicurezza del lavoratore, devono fornire ai dipendenti i dispositivi di protezione individuale (DPI), inoltre devono provvedere all’installazione di impianti di aspirazione adeguati.